L’esperienza dei Paesi sviluppati e il grande successo di economie come quella cinese e statunitense ci insegnano che solo attraverso l’alfabetizzazione generale e l’accesso universale all’educazione e alla cultura si porta una nazione fuori dalla povertà estrema.
Un altro esempio di come la scuola sia determinante per la crescita economica di un paese è oggi l’India, che con le sue eccellenze universitarie è diventata una delle realtà con più laureati al mondo in percentuale sulla popolazione scolastica, con una grande preparazione e qualità degli studi.
Poter contare su una vasta fascia di popolazione istruita consente di portare avanti celermente sia i miglioramenti nella vita sociale che la crescita economica.
Il crearsi di classi sociali di media borghesia è una spinta alla richiesta di maggiori diritti sociali, di accesso a migliori servizi quali sanità, scuola e pensione, al desiderio di possedere case e beni al livello del loro censo e della loro cultura.
Anche l’Africa sta vivendo un momento di grande spinta socio-economica grazie al maggiore accesso all’educazione che spesso viene fornito da organizzazioni no-profit, religiose, pubbliche o private, che vanno in soccorso degli stati che ancora non hanno la possibilità o la volontà di offrire ai propri cittadini l’accesso alla scuola e alla cultura.