Alfabetizzazione in Italia

L’importante connubio tra università e finanza

Da sempre l’impresa ha cercato nell’università le menti adatte al proprio sviluppo e alla crescita.

In questo ambito nel mondo esistono eccellenze universitarie a cui le aziende si rivolgo per reperire i propri manager, R&D, amministratori e strateghi.

Tra tutte va sicuramente citato il Massachusetts Institute of Technology che, da quando è stato fondato, sforna ogni anno eccellenze nell’ambito delle lauree in materie scientifiche e innovazioni tecnologiche.

Ma sempre maggior rilievo in questi ultimi anni hanno le lauree in materie finanziarie, gestione dei patrimoni e strategie di investimento che formano i gestori dei grandi capitali rappresentati dai fondi di investimento, dalle grandi banche e dai fondi sovrani.

Tra le migliori università in questo settore si attesta la London Business School, seguita a ruota dalla parigina HEC, per poi ritrovare al terzo posto ancora il MIT. La parte del leone in questa classifica viene esercitata dalle università del mondo anglosassone che lasciano qualche posizione a Barcellona, Singapore e Parigi.

Anche se l’Europa è ritenuta dai più il posto migliore dove affrontare master in finanza, la prima università europea in classifica, dopo la HEC di Parigi, è la Bocconi di Milano all’undicesimo gradino.

La preparazione offerta da queste università è venduta a caro prezzo, un master con durata da uno a due anni può costare dai €40.000 ai €100.000.

Per contro il salario medio di un laureato in queste università si aggira non al di sotto dei €200.000 annui, differenziandosi spesso a seconda dell’università di provenienza.

Risulta quindi evidente che le migliori università del settore sono anche quelle dalle rette più care, ma anche quelle che garantiscono un immediato e remunerativo inserimento nel mondo della grande finanza.